Il Generale Lordi
Il dramma teatrale in due atti intitolato “Il Generale Lordi” è un’opera frutto di un’accurata ricerca storica sulla figura del Generale Roberto Lordi, antifascista che ha partecipato alla lotta partigiana ed è stato fucilato alle Fosse Ardeatine. Il Generale Lordi è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valore Militare, ma la sua figura è stata cancellata dalla storia perché imbarazzante, soprattutto dai vertici militari dell’Aeronautica del dopoguerra, gli stessi cha per lunghi anni hanno ‘servito’ Mussolini, Ministro dell’Aeronautica dal 1933 al 1943. Questo imbarazzo si è tradotto nella virtuale cancellazione di ogni documento che riguardasse il Generale Lordi presso il Ministero. La ricerca si è basata su documenti familiari e su testimonianze. Il Generale Lordi era stata una figura importantissima dell’Aeronautica agli inizi degli anni 30 perché dopo avere dimostrato grande maestria nel volo sul deserto del Sahara, comandò, per circa 4 anni, una Missione in Cina che portò alla creazione di una fabbrica di aerei italiani a Nang Chang; per i suoi meriti Chiang-Kai-Sheck lo nominò Capo di Stato Maggiore dell’Aviazione Cinese, sentito il parere di Mussolini. Ma Lordi denunciò tentativi di malversazione da parte di persone inviate dal ministero ma estranee alla sua missione e così fu sollevato dall’incarico, epurato dall’aeronautica, internato in ospedale psichiatrico e poi inviato al confino. Il dramma racconta la persecuzione del Generale narrata in prima persona e da una voce narrante. Il testo è corredato da una scenografia basata su foto dell’epoca. In un angolo, in meritata penombra, aleggia la figura di un uomo piccolo, Vittorio Emanuele III, ultimo re d’Italia.
