Tre pallottole, un revolver, romanzo giallo completato 2020
A Partinico, il commissario Vespa e il capitano Franchin scoprono che un revolver trovato casualmente durante la perquisizione notturna di un covo di mafia, è stato usato per commettere l’omicidio di due ragazzi e di un pescatore, tre anni addietro. Indagini serrate sul covo di mafia mettono in evidenza complicità di uffici pubblici e l’intestazione dell’immobile a un prestanome anziano e malato. Queste scoperte portano a identificare un mafioso di Gela, Rosario Esposito, come possibile esecutore dei tre omicidi e a ipotizzare, come possibile mandante, il boss Genna capo-mandamento di Partinico con il quale l’Esposito era sodale. Nel frattempo, il commissario di Alcamo scopre che gli omicidi erano avvenuti nell’ambito di un enorme traffico di cocaina che aveva causato competizione e conflitti fra cosche. Ad un certo punto, l’Esposito scompare e successivamente, con il DNA viene identificato in un cadavere che si riteneva fosse di un migrante annegato. Perquisizioni nella sua casa di Gela fanno scoprire covi nascosti e una gran quantità di cocaina che, evidentemente, dopo gli omicidi, l’Esposito aveva occultato e stornato per sé. Poco alla volta gli inquirenti ricostruiscono tutta la vicenda e incriminano e arrestano il boss di Partinico come mandante dei delitti e per il traffico di droga.